Classificazione Acque Minerali
Classificazione Acque Minerali



. . .

CLASSIFICAZIONE ACQUE MINERALI

classificazione acque minerali Spesso quando decidiamo di effettuare una cura idropinica alle terme, ma anche quando semplicemente leggiamo le etichette dell'acqua minerale, saltano all'occhio alcuni termini astrusi che confono un pò le idee di chi vuole semplicemente acquistare dell'acqua minerale leggermente diuretica! Una semplice premessa relativa alla classificazione delle acque termali è quindi assolutamente necessaria, a meno che chi legge non mastichi quotidianamente materie tipo chimica e fisica, acquisendo a pieno diritto la facoltà di saltare a piè pari questa riduttiva sezione..
Le acque termali possono essere classificate secondo diversi parametri. Quando il parametro adoperato è la temperatura a cui esse sgorgano alla sorgente, si parla di acque fredde, se il termometro segna meno di 20°C, ipotermali, se la temperatura oscilla tra i 20 ed i 30°C, omeotermali o semplicemente termali, se la temperatura dell'acqua si attesta tra i 30 ed i 40°C, ipertermali, se il termometro supera i 40°C. Per cui, quando tecnicamente si parla di acqua termale ci si riferisce ad un acqua che, alla fonte, ha una temperatura molto vicina a quella corporea.
Oltre che tener conto della temperatura però, le acque termali vengono comunemente classificate almeno secondo altri due parametri: residuo fisso e composizione chimica. L'acqua che beviamo infatti non è mai la semplice H2O di cui tutti abbiamo sentito parlare, ma è a tutti gli effetti una soluzione in cui, oltre all'acqua, sono presenti piccole quantità di altri elementi (di solito minerali o gas), come sodio, bicarbonato, calcio, magnesio, zolfo, ecc..
Il residuo fisso è il peso della quantità di elementi presenti in soluzione nell'acqua. Questa viene calcolata secondo complicati procedimenti standard di evaporazione ed essiccatura dell'acqua (semplificando al massimo, di solito si tiene conto del residuo fisso calcolato a 180°C, temperatura alla quale evapora anche l'acqua cristallizzata nel calcio e nel magnesio). Sulla base degli studi attuali sul residuo fisso, le acque utilizzate alle terme vengono classificate in: acque oligominerali, cioè con residuo fisso inferiore a 500 mg per litro, ed acque minerali, vale a dire con residuo fisso superiore ai 500 mg per litro.
Infine, in base alla composizione chimica del residuo fisso, l'acqua termale deriva il proprio nome dall'elemento o dall'insieme di elementi di cui è formata. Ecco spiegato l'iperbolico nome delle acque salso-bromo-iodiche ipertermali radioattive di Abano Terme, un modo per presentare le benefiche acque delle Terme Euganee che sgorgano ad una temperatura molto elevata (circa 85°C) e contengono in prevalenza cloruro di sodio, iodio e bromo, oltre ad essere radioattive, dato che possiedono la proprietà di emettere quantità infinitesimali di radiazioni ionizzanti.
Acquisite queste indispensabili nozioni di base è arrivata l'ora di studiare più da vicino i diversi tipi di acqua che il mondo termale e quello delle bibite ci propongono..

DISCLAIMER



Chi Siamo

Classificazione Acque Minerali

Contattaci


©2014 TERME LANDIA – Tutti i diritti riservati - Privacy Policy